Dal blog di Maria Rita D’Orsogna:
Il 5 febbraio ho scritto questa lettera al nostro amato presidente del Turco, che dall’alto della sua licenza di scuola media, crede di poter decidere della nostra salute e delle nostre vite, incurante del popolo, dell’evidenza scientifica e della realta’ lucana. Saro’ naive, ma ogni volta che ho scritto ai miei rappresentanti qui in America, ho sempre ricevuto una qualche forma di risposta peronale. Sempre.
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Presidente Del Turco,
e’ la quinta volta che le scrivo riguardo al tema del centro petrolifero ENI proposto ad Ortona. Per ora sono stata ignorata da lei. Ma io non mollo.
Il suo non e’ un bel modo di governare. Nella democrazia vera gli eletti ascoltano, rispondono, e dialogano con il proprio elettorato. Almeno questa e’ stata la mia esperienza di vita finora. Prima di imbattermi in lei e nei politici ortonesi.
Avra’ certo sentito parlare di me. Sono stata in giro per 3 settimane in tutta la provincia di Chieti e di Pescara, nelle scuole, con la gente, nei cinema, nelle sale comunali, in TV e sui giornali. Le assicuro che la gente non vuole questo centro petrolifero. Glielo ripeto: il suo elettorato non vuole questo centro petrolifero. L’elettorato che lei dovrebbe rappresentare, rispettare ed amare e che invece ignora.
Abbiamo portato tutta una serie di medici, geologi, chimici, scienziati ed economisti a dialogare con il popolo e non una di queste persone, con esperienza ed anni ed anni di studio alle spalle, ci ha detto che la scelta del petrolchimico per Ortona e’ saggia. Solo i tecnici ENI dicono che va tutto bene, chissa’ perche’.
Viggiano, dove sorge un centro simile a quello proposto per Ortona e che lei approva, sta morendo. Nel raggio di due chilometri tutti quelli che hanno potuto, hanno abbandonato le proprie case. Gli Ortonesi che sono andati li hanno mostrato al popolo un filmato fatto sul posto e le condizioni desolanti di vita che l’ENI ha consegnato ai lucani, con la puzza, il rumore, l’emigrazione, le vite spezzate.
La gente vede queste cose, sa? Adesso che c’e’ internet, che le telecamere sono alla portata di tutti, e’ facile informarsi. I tempi sono cambiati, ed ora come popolo esigiamo correttezza e partecipazione alle scelte che ci riguardano da vicino.
Quella zona e’ a 500 metri dal mare, fra i campi e i vigneti. Lei ha sulla coscienza la vita di 100,000 persone che verranno affette da questo funesto centro petrolifero e le cui vite cambieranno per il peggio. Non e’ giusto ed e’ da incoscienti pensare che questi siano sacrifici da pagare per un qualche vago beneficio economico. Consulti un qualsiasi esperto di energia alternativa e le daranno mille modi per creare energia pulita in rispetto dell’ambiente.
Ci vuole rispetto per gli elettori, coraggio, intelligenza e lungimiranza per governare. La prego di mettersi una mano sulla coscienza e di fare la cosa giusta. Non c’e’ tempo da perdere.
Grazie,
Maria R D’Orsogna
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